Il Lavoro accessorio entra anche nella Pubblica Amministrazione.
Lo prevede il decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5 (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 34 dell’11 febbraio 2009) convertito in legge il 9 aprile 2009, n. 33 recante: “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi, ( nonché disposizioni in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario”.
La norma prevede espressamente anche per le Amministrazioni Pubbliche di avvalersi di buoni lavoro.
Grazie a questa importante modifica le Amministrazioni Pubbliche potranno impiegare lavoro accessorio per allestire manifestazioni sportive, culturali, fieristiche e caritatevoli, avvalendosi di collaborazione esterna.
Ricordiamo che le prestazioni di lavoro accessorio sono attività lavorative di natura occasionale svolte da soggetti a rischio di esclusione sociale o, comunque, non ancora entrati nel mercato del lavoro o in procinto di uscirne.
Questi i soggetti che ne potranno maggiormente usufruire:
- disoccupati da oltre un anno;
- casalinghe, studenti, pensionati;
- disabili e soggetti in comunità di recupero;
- lavoratori extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, nei sei mesi successivi alla perdita del lavoro.