Come diventare un Ottico

7 Mar    Consigli
Come diventare ottico

Una professione affascinante, che richiede passione, studio, aggiornamento costante e spirito d’osservazione. Scopriamo insieme com’è possibile diventare un ottico professionista e che percorso formativo seguire.

Ricordiamo poi che c’è una sezione di Offerte di Lavoro per Ottico.

Come sempre, la parola e le esperienze saranno quelle degli esperti!


 

Nico Caradonna Ottico

Nico Caradonna è un ottico, ortottista e optical design blogger. Vive a Bari e gestisce il negozio di ottica di famiglia col papà ed il fratello. Nutre una passione per il mondo degli occhiali di design e grazie a ciò ha deciso di fondare nel 2014 il suo VisionEmotion, il primo blog italiano in cui parla di soluzioni ottiche ed occhiali meravigliosi che ricerca in tutto il mondo. E’ l’ideatore di #otticodelweb, la versione 2.0 di un professionista della visione al servizio di tutti.

#1. Ciao Nico, raccontaci di te. Chi sei? Cosa fai? Quali sono le tue passioni?

Ciao! 🙂 Sono un ottico e ortottista specializzato in riabilitazione visiva e ipovisione. Trascorro le mie giornate nel negozio di ottica di famiglia, un’attività con 20 anni di storia, nel centro di Modugno in provincia di Bari. Il mio lavoro quotidiano è sempre influenzato dalla passione per il mondo degli occhiali, per questo vivo il mio lavoro con divertimento ed ho tanti stimoli che mi spingono a fare sempre meglio.

#2. Bene, ora veniamo al dunque. Come si diventa un ottico professionista e quali opportunità offre il settore?

Si diventa ottici grazie a studi, pubblici o privati, che abilitano alla professione. E’ un
percorso di 3 anni a cui può aggiungersi un biennio per specializzarsi in tecniche optometriche,
ovvero lo studio dell’esame refrattivo (e non solo) per individuare la migliore correzione per gli
occhiali. Io personalmente ho una storia diversa perché ho pensato di aggiungere anche
un’esperienza accademica, ovvero la laurea in ortottica e assistenza oftalmologia che ho
conseguito presso l’Università di Bari. In questo modo ho potuto specializzarmi anche sui
difetti del sistema visivo, della visione binoculare e quindi dello strabismo. E’ arrivato infine il Master in Ipovisione a Firenze a completare il mio percorso.

#3. Come può trovare lavoro un ottico? Quali sono le sue opportunità professionali?

Il lavoro di ottico è bellissimo e per fortuna ci sono ancora tante realtà in Italia che lo esercitano in maniera professionale. Ed io consiglio a tutti di affacciarsi proprio in questi centri per poter cogliere opportunità lavorative “notevoli”. Spesso dopo il diploma molti studenti si propongono solo a catene e grandi gruppi che in realtà svolgono il lavoro di ottici in maniera commerciale, ovvero la modalità che più non sopporto.
L’ottico ha un ruolo sociale perché fornisce strumenti per vederci meglio ma anche per essere percepiti, da se stesso e dagli altri, con un occhiale che ci sta benissimo! Questo non deve essere mai trascurato 😉

#4. Cosa fa quotidianamente un ottico? Come si svolge la sua giornata tipo?

L’ottico ha un ruolo sociale molto importate, ovvero si occupa del benessere visivo delle persone garantendo la migliore soluzione ottica per ognuno. Tra occhiali da vista, occhiali da sole e lenti a contatto cerca di offrire il miglior comfort visivo ad ognuno in maniera personalizzata. Il vero ottico è colui che svolge in questo modo il suo lavoro, ecco.
Ogni giorno i casi da affrontare sono diversi e molto spesso le problematiche visive portano l’ottico professionista a ricoprire un ruolo di grande fiducia nei confronti del cliente tanto da diventare nel tempo un amico di famiglia a cui ci si può rivolgere per un consiglio, sempre. È per questo che considero la professione di ottico come un ruolo sociale.

#5. Quali competenze deve possedere un ottico professionista? E quali qualità?

Per svolgere l’attività di ottico è necessario conseguire un diploma abilitante alla professione. Negli ultimi anni è stato istituito un corso di laurea che consente agli studenti di avere una formazione ancor più scientifica e che porterà nel tempo ulteriori vantaggi nel panorama italiano, in termini di preparazione.
Credo molto nella formazione perché è l’elemento che realmente consente di diversificarsi sul mercato. Personalmente oltre il titolo di ottico ho conseguito una laurea in ortottica ed assistenza oftalmologica, per poi avere accesso anche ad un master universitario in riabilitazione visiva ed Ipovisione. Tutto questo è servito per mettere le basi, solide, per il progetto dell’#otticodelweb!

#6. Quale percorso di studio prima e professionale poi deve seguire chi vuole diventare un ottico?

Ho anticipato la risposta! 🙂

#7. Sei sempre attivissimo in Rete. Quali opportunità credi che il web e il digitale possano offrire ad un ottico?

Nel percorso di studi e fino al 2013 non ho mai pensato che il digitale avrebbe raggiunto un livello di importanza così alto per la professione di ottico. Quando ho iniziato a studiare Personal Branding ho realizzato che tutti gli studi fatti in passato, per l’ottica e l’ortottica, non sarebbero bastati per garantirmi un futuro lavorativo tranquillo. Oggi per essere fra i primi della classe non può più bastare il semplice studio e la giusta preparazione ma serve saper esser presenti nei luoghi in cui si parla, si comunica con i clienti fidelizzati ed i potenziali. E’ per questo che ritengo fondamentale la conoscenza e l’utilizzo corretto degli strumenti che il mondo del digitale ci offre. Il segreto del successo di un imprenditore contemporaneo passa da qui, anche per il mondo dell’ottica.


 

Marco Seclì otticoMarco Seclì è ottico e optometrista, gestisce una società di consulenza professionale per ottici optometristi e da anni è impegnato nell’azienda di famiglia, l’ottica Seclì.

#1. Ciao Marco, raccontaci di te. Chi sei? Cosa fai? Quali sono le tue passioni?

Ciao Ludovica , grazie dell’invito! Sono Marco Seclì , vivo a Casarano, in provincia di Lecce, e sono un ottico optometrista, gestisco una società di consulenza professionale per ottici optometristi e svolgo la maggior parte delle consulenze per  l’ottica Seclì, attività familiare ovviamente. Le passioni son le stesse che avevo già da bambino: mi diverto nel calcio e nella pallacanestro, sport a cui si è aggiunta una passione particolare che è quella della pesca, forse perlopiù  per il contatto con la natura e il mare, anche perché se dovessimo star a guardare i risultati, beh, lasciamo perdere… 🙂

#2. Bene, ora veniamo al dunque. Come si diventa un ottico-optometrista professionista e quali opportunità offre il settore?

Per diventare ottico optometrista ci sono sostanzialmente due strade in Italia. La prima è quella di frequentare una scuola superiore professionale che ti qualifica come ottico dopo i 5 anni e poi diventare optometrista con dei corsi di specializzazione, in genere regionali, ma ne esistono anche di privati, in cui si può assumere anche la qualifica di optometrista. La seconda via è quella del corso di laurea in ottica e optometria, facente parte della facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali, con il quale si diventa Dottori in ottica e optometria.

Le opportunità professionali sono diverse. Alcuni miei colleghi di università hanno trovato lavoro presso aziende di lenti oftalmiche, aziende di lenti a contatto oppure si può diventare rappresentanti di montature o informatori scientifici o, ancora, si può essere un professionista indipendente, aprire un negozio di ottica, fare consulenze professionali.

#3. Come può trovare lavoro un ottico-optometrista? Quali sono le sue opportunità professionali?

Dunque, forse qualche anno fa per un ottico optometrista laureato era molto più semplice trovare un lavoro. Il corso di laurea in ottica e optometria è attivo da circa 10 anni e quindi i primi ottici optometristi laureati hanno sicuramente avuto terreno fertile, in quanto c’era la richiesta di questa figura professionale con un titolo. Ora il mercato occupazionale va via via saturandosi sempre di più: un po’ di tempo fa erano le aziende o le catene o i titolari di negozi di ottica a spulciare nelle università alla ricerca di ottici optometristi, ora credo che il modo per trovare lavoro sia il più classico, quello dei curricula e della ricerca autonoma.

#4. Cosa fa quotidianamente un ottico-optometrista? Come si svolge la sua giornata tipo?

Fortunatamente quello dell’ottico optometrista è un lavoro molto dinamico. Personalmente mi occupo di un po’ di tutto, dall’aspetto gestionale, che è fondamentale in qualsiasi attività, alla vendita di montature al banco. Anche in questa situazione bisogna essere molto professionali, perché puoi far la migliore analisi visiva del mondo, ma se non si ha il garbo, la gentilezza e la professionalità nel servire al banco i clienti, molto probabilmente l’attività non avrà lunga vita. E ancora bisogna esser preparati nel fornire assistenza alle montature, riparazioni, sostituzioni, adattamenti. Mi occupo poi di quello che è l’aspetto fondamentale del mio lavoro, ovvero l’analisi visiva e tutto quello che ne concerne dal risultato di questa. Credo che un buon optometrista debba offrire una soluzione visiva a chi si rivolge da lui, qualsiasi sia il motivo. E’ anche per questo che il lavoro di ottico optoetrista è molto dinamico.

#5. Quali competenze deve possedere un ottico-optometrista professionista? E quali qualità?

Ripercorrendo la quarta domanda ti posso rispondere che deve avere sicuramente delle conoscenze di base della gestione aziendale, quindi contabilità e amministrazione.  Delle conoscenze (seppur minime) in marketing, per poter capire quali e che tipo di campagne pubblicitarie o professionali intraprendere per poter indirizzare la sua attività nel giusto mercato. Un occhio attento bisogna averlo sempre a quelle che sono le tendenze e le mode, che condizionano in un modo o nell’altro la scelta delle montature da parte dei clienti. Un ottico optometrista professionista deve avere competenze artigianali: per poter fornire l’assistenza sulle montature serve l’esperienza che nessuna scuola insegna, quella si fa sul campo. E ancora, competenze ottiche in modo tale da saper consigliare la giusta lente oftalmica caso per caso, e competenze in contattologia: le lenti a contatto sono un mercato in continua crescita e ad oggi le lenti a contatto in Italia rappresentano circa il 15% del mercato dell’ottica, ma è un numero destinato a crescere. Importanti sono anche le conoscenze optometriche in sede di analisi visiva o training.

La qualità principale dell’ottico optometrista professionista credo sia quella di volere il benessere visivo delle persone che si rivolgono a lui. Inoltre deve essere un attento osservatore, tale da potersi calare nei panni di chi ha bisogno di una soluzione visiva e risolverla in base a quelle che sono le esigenze lavorative, hobby e stile di vita del cliente.

#6. Quale percorso di studio prima e professionale poi deve seguire chi vuole diventare un ottico?

Posso dirti la mia esperienza: ho conseguito la laurea in ottica e optometria e poi ho proseguito con una continua formazione e con corsi specialistici, così da essere sempre informato su tutte le novità sia professionali che commerciali che vengono proposte.

#7. Quali opportunità credi che il web e il digitale possano offrire ad un ottico?

Il web sicuramente potrebbe offrire possibilità in termini di comunicazione, anche se sono tutte metodiche che nel nostro settore sono ancora in via di sviluppo o di esplorazione. Per questo tipo di lavoro ci sia ancora bisogno di professionisti con i quali relazionarsi e ai quali chiedere delle consulenze in maniera diretta, aldilà del virtuale.

#8. Che differenza c’è tra un ottico e un ottico- optometrista?

Dunque,  la legislazione vigente per entrambe le figure è ancora quella del 1929, e purtroppo lo Stato ancora non ha definito legislativamente il profilo dell’ottico-optometrista, anche perché dovrebbe essere la naturale evoluzione della nostra professione. Se, invece, parliamo di competenze specifiche, l’ottico è più legato alla parte puramente tecnica mentre l’ottico optometrista, oltre ad occuparsi della prima, analizza anche le problematiche funzionali legate alla visione, la contattologia avanzata e l’educazione visiva.

Un commento “Come diventare un Ottico

  1. domanda … Per un laureato in ortottica e assistenza oftalmologica vi sono corsi di specializzazione o Master per ottenere certificazioni come ottico-optometrista utili poi in futuro all’apertura di un centro ottico ? Oppure può direttamente un laureato in ortottica oltre che lavorare a livello sanitario, aprire un centro ottico ?

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